Quando CR7 motivò Moutinho a calciare il rigore a EURO 2016 (VIDEO)

A chi di voi non sono mai tremate le gambe di fronte ad un calcio di rigore? Che sia la finale di Champions League o quella del torneo delle scuole medie con la pischella di cui sei innamorato che ti guarda, l’emozione può giocare brutti scherzi.

Perché ci si può allenare fino alla nausea a calciare un rigore, ma il fattore mentale, in una guerra di nervi del genere fra attaccante e portiere, sarà sempre preponderante.

Lo sanno bene Cristiano Ronaldo e Joao Moutinho, entrambi colonne del Portogallo campione d’Europa 2016, che proprio durante i calci di rigore contro la Polonia, hanno mostrato al mondo la scena che stiamo per raccontarvi.

La lotteria dagli 11 metri garantisce alla squadra vincitrice l’accesso alla semifinale del torneo, i tempi regolamentari e supplementari sono terminati con il punteggio di 1 a 1 e in panchina, mister Fernando Santos, sta passando in rassegna gli sguardi dei suoi per capire chi se la sente di calciare.

Su Cristiano non ci sono dubbi: sarà il primo, per partire in discesa, ma quando l’allenatore indica Moutinho, uno degli uomini più tecnici e carismatici, riceve in cambio un secco no.

L’allora centrocampista del Monaco si sta già allontanando con la coda tra le gambe, ma CR7 ha visto tutta la scena e con il suo tono autoritario e militaresco, riprende il compagno, motivandolo.

Queste le sue parole: “Hey, vieni qui a calciare il rigore! Fai gol! E se perdiamo….fanculo! Devi essere forte, dai, devi essere forte, fai gol! Forza! È tutto nelle mani di Dio ora!”

Scritto così, fa quasi ridere, ma vedendo l’intensità delle parole di Cristiano, i suoi occhi e gesti, si capisce veramente quanto il numero 7 avesse preso sul serio la sua posizione di leader e capitano dello spogliatoio lusitano.

Anche perché, risultato alla mano, Cristiano ci aveva visto lungo: Moutinho spiazzò il portiere segnando il suo rigore e il Portogallo trionfò per 5 a 3, con Rui Patricio e Quaresma decisivi nel finale.

Trovate qualcuno che possa motivarvi così anche per scendere dal letto il lunedì mattina e non sarete mai più in ritardo in ufficio.