Il commovente tributo del Göteborg a Sven-Göran Eriksson (VIDEO)

Se c’è una cosa che amiamo del calcio è il legame viscerale che si viene a creare tra i tifosi e i giocatori che, per la squadra, hanno dato tutto, e questo Il Göteborg lo sa bene.

Sabato scorso infatti, prima del match in casa contro il Norrkoping, il club svedese ha voluto rendere omaggio a una delle sue leggende: Sven Goran Eriksson, che qualche mese fa aveva annunciato, purtroppo, di avere un cancro terminale al pancreas. 

Il vincitore del Treble del 1982, celebrato da cori, coreografia e maglia speciale, ha riassunto così in poche, ma sentite parole, la vasta gamma di emozioni provate durante l’evento: 

“Non so se è pioggia o lacrime, penso che siano lacrime. È assolutamente incredibile e mi sento commosso. È incredibilmente bello.”

Di recente aveva finalmente realizzato uno dei suoi sogni: sedersi sulla panchina del Liverpool, durante un match di beneficenza tra vecchie glorie. 

Ma quanto accaduto all’Ullevi di Göteborg ha tutto un altro sapore: è il ringraziamento di un’intera tifoseria che, con tutto l’amore che prova verso di il giocatore, cerca di restituire quanto ha ricevuto nel corso della sua carriera. 

Perché nel calcio, oltre il risultato e le prestazioni, quel che resta è il legame umano: l’aver vissuto e condiviso le stesse sfide, non solo in campo, ma soprattutto nella vita. 

E in questo caso Eriksson e i tifosi hanno vinto la partita. 

In Argentina hanno commentato una partita con l’autotune (VIDEO)

Argentina. Buenos Aires. Campionato Primera B Reserva. Letteralmente il campionato delle riserve delle prime squadre, dove praticamente giocano gli scarti o gli insoddisfatti che non riescono a sfondare tra i top. Ad affrontarsi sono Excursionistas-Argentino de Merlo, solo che in tribuna, quella stampa precisamente, qualcuno si è dimenticato qualcosa.

La telecronaca della partita infatti, si è trasformata in una sorta di concerto trap, visto che l’audio del telecronista era in completo autotune. Sì, avete capito bene: al gol dell’1-0 dell’Excursionistas si sente esultare il telecronista con l’autotune attivo e la voce che cambia continuamente tonalità. Qualcosa che risulta difficile anche solo spiegare a voce: solo un video può davvero rendergli giustizia.

Al momento, non è chiaro se l’autotune è stato lasciato volutamente acceso per ottenere questo effetto, oppure si tratti di una semplice dimenticanza, fatto sta che una partita probabilmente nessuno avrebbe calcolato (eccetto le poche anime che hanno popolato le piccole tribune dello stadio) sta diventando all’improvviso virale. Tutto il mondo si è accordo dell’esistenza di Excursionistas e Argentino de Merlo, ma soprattutto in molti hanno scoperto l’esistenza del Campionato di Primera B Reserva.

In quanto all’autotune invece, ormai le nostre orecchie sono invasi da cantanti che lo utilizzano per le loro canzoni, specialmente nel mondo trap. C’è da dire, però, che l’utilizzo di questa tecnologia anche nel lato sportivo, e nello specifico per le telecronache, è qualcosa di troppo divertente per non essere considerato in futuro come update all’intrattenimento di un match calcistico.

 

INTER – EMPOLI: 1 + OVER 3,5

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William Hill: 2,25

Snai: 2,45

E visto che l’Inter è da sempre la squadra “argentina” in Italia, considerata la storica connessione tra il paese sudamericano e i nerazzurri, senza considerare Lautaro Martinez (capocannoniere dei nerazzurri) noi giocheremo questa bolla su Planetwin365che offre una quota piuttosto alta e soprattutto un interessante bonus di benvenuto per i nuovi registrati. Contro l’Empoli sarà un match fondamentale per lo scudetto, che si prospetta ricco di gol. Vi ricordiamo che le quote possono essere soggette a variazioni con l’avvicinarsi delle partite. Di seguito vi mostriamo la comparazione dei bonus di benvenuto offerti dai vari bookmakers:

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300€ BONUS BENVENUTO

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Ma che minch*a è successo a Onana quest’anno? (VIDEO)

Nessuno, forse neanche Onana stesso, si sarebbe aspettato un calo di prestazioni di questo tipo. Fatto sta che da quando ha lasciato l’Inter in estate, il portiere camerunese ha collezionato una papera dietro l’altra, tanto da diventare un meme a livello internazionale.

La Premier League ti da grande visibilità, ma non fa distinzioni se le tue prestazioni sono positive o negative. Con i Red Devils in campionato e in Champions League ha più volte messo i compagni in difficoltà con giocate o interventi scellerati, per questo motivo qualcuno ha scelto di raccogliere in un unico video tutti le sue non parate. Alcuni sono errori genuini, che possono capitare a tutti. Altri, davvero, sono talemente strani da sembrare volontari.

Non sappiamo di preciso cosa gli sia successo, ma di fatto l’Onana di adesso sembra solo un lontano parente di quello che abbiamo visto con la maglia dell’Inter. 

Tutti i 132 gol di Rogerio Ceni: il portiere che avrebbero voluto tutti al fanta (VIDEO)

“All’inizio calciavo dalle 2500 alle 3000 punizioni al mese in allenamento. Prima che avessi l’opportunità di farlo in partita, sono arrivato a 15000”.

132 gol in carriera: 70 rigori, 61 calci di punizione, 1 su azione (punizione di seconda).
Se per qualche motivo questa settimana pensavate di skippare gli allenamenti per uscire con la pivella, o andare a cazzeggiare con amici, rileggete le parole di Rogerio Ceni, il portiere del Sao Paulo che è entrato nel Guinness dei Primati come “Portiere più prolifico della storia del calcio”.
E se avete ancora voglia di paccare l’allenamento, rileggetele.
Ancora? RILEGGETELE.
E prima di preparare il borsone, godetevi tutti i 132 gol di Rogerione Ceni, il M1to.

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Il primo viaggio della community di CALCIATORIBRUTTI a Manchester

Manchester è una città che respira calcio, con una delle rivalità più accese e appassionanti nel mondo dello sport: quella tra il Manchester United e il Manchester City. Queste due squadre di calcio hanno storie ricche e un seguito appassionato che anima gli stadi e le strade della città.Il Manchester United, noto affettuosamente come i “Red Devils,” ha una storia leggendaria nel calcio inglese e mondiale. Con uno degli stadi più iconici, Old Trafford, la squadra ha conquistato numerosi titoli nazionali e internazionali nel corso degli anni. L’eredità di giocatori leggendari come Sir Matt Busby, George Best, Eric Cantona e Sir Alex Ferguson ha contribuito a costruire un mito intorno a questa squadra. Dall’altra parte della città, c’è il Manchester City, conosciuto come i “Citizens.” 

Negli ultimi anni, il City ha vissuto una rinascita impressionante sotto la guida di allenatori come Roberto Mancini e Pep Guardiola. Con un gioco spettacolare e un talento eccezionale in squadra, il Manchester City ha conquistato numerosi titoli di Premier League e ha fatto il suo segno anche nelle competizioni europee. I tifosi di entrambe le squadre danno vita alle strade della città, creando un’atmosfera unica e coinvolgente. 

Oltre allo splendore delle partite, lo spirito competitivo tra il Manchester United e il Manchester City ha reso la città un epicentro del calcio mondiale, attirando appassionati da tutto il globo. In definitiva, la scena calcistica di Manchester è un racconto avvincente di tradizione, rivalità e successi, contribuendo a rendere questa città un luogo imperdibile per gli amanti del calcio.

Per tutte queste ragioni abbiamo organizzato il nostro primo viaggio della nostra community a Manchester insieme a Si Vola tra pub storici, calcio, musei e cultura locale. Quattro giorni per scoprire una delle città più importanti al mondo per questo sport, ma soprattutto per vivere un’esperienza unica: vedere nell’arco di 24 ore entrambe le squadre della città dal vivo, impegnate nella Carabao Cup!

Se vuoi partecipare al nostro prossimo viaggio mettete in lista qui: aggiungiti alla lista per il prossimo viaggio

Il viaggio che abbiamo organizzato a Manchester prevedeva:

  • Visita dei pub storici, sia calcistici sia storico-culturali, come quello più antico di tutta la città
  • Biglietti per vedere Manchester City-Chelsea, partita valida per la Carabao Cup
  • Biglietti per vedere Manchester United-Aston Villa, sempre in Carabao Cup
  • Visita al Museo del Calcio di Manchester, luogo mistico per gli amanti di questo sport;
  • Visita al negozio di maglie da calcio più grande (e fornito) al mondo;

È stata un’esperienza breve ma intensa e adesso abbiamo in mente altri viaggi in giro per il mondo. Se volete aiutarci o suggerirci quale luogo potrebbe essere perfetto per un viaggio calcistico, fatecelo sapere qui: iscriviti al prossimo viaggio.

Questo nostro primo viaggio è stato raccontato da Pietro Filacorda in un video su YouTube, così come il secondo viaggio a Rio de Janeiro insieme all’imperatore Adriano, trovate il racconto di quel viaggio qui. Ora però vi lasciamo alle emozioni del viaggio a Manchester: buona visione!

Aurelio de Laurentiis smonta il calcio Italiano in 4 minuti (VIDEO)

“Dazn non è competente e non fa bene al calcio italiano, come non lo fa Sky. Il calcio italiano morirà grazie a questa offerta”.

Aurelio De Laurentiis ha interrotto l’assegnazione dei diritti tv per protestare così di fronte alle telecamere.

Il presidente ha sbottato perché sostiene che il pubblico italiano è l’elemento centrale della visione dei contenuti della Serie A e andrebbe tutelato.

Qui sotto trovate tutto il suo sfogo per intero.

Siete d’accordo con lui?

(Fonte: GOAL Italia)

Quando Nadal segnò una marea di gol a Casillas (VIDEO)

Che belli quegli eventi benefici in cui sono coinvolte le star dello sport, in cui magari puoi vedere un calciatore impegnato in un’altra disciplina o un ciclista famoso che tenta di infilare un pallone in porta.

In Spagna, poi, ci tengono particolarmente a questi “mix” sportivi, soprattutto quando le generazioni di fenomeni annoverano nomi veramente di rilievo.

Quella di cui vi stiamo per parlare, infatti, è una partitella di calcetto che vide coinvolto Iker Casillas, storico portiere del Real Madrid e della nazionale spagnola e Rafael Nadal, il più grande tennista spagnolo che abbia mai calcato i campi di ogni superficie.

Il mancino di Maiorca non ha mai nascosto la propria passione per il calcio, tanto che ci sono numerosi video in rete in cui Nadal si destreggia con i piedi utilizzando palline da tennis, ma di certo non era lecito aspettarsi ciò che trovate in questo video.

Già, perché Nadal, in sequenza terrificante, inizia a calciare scaldabagni contro la porta di Casillas. Primo gol, ok, il portierone la prende con sportività. Sul secondo affiora un ghigno beffardo, tipico di chi sta dicendo “ok, però questo è l’ultimo”.

Il problema, però, è che Nadal continua a dar prova di grande abilità, soprattutto nei tiri da fuori: infatti inanella un altro paio di bombe che finiscono dietro le spalle del portiere, prima di strafare.

Su una mezza palla a centrocampo, infatti, Rafa si produce in una ruleta perfetta, prima di tirare col mancino sotto le gambe di Casillas.

Il portiere crolla a terra tramortito: evidentemente non gli avevano detto che quello di fronte a lui era un attaccante consumato.

Già, perché fra numeri, palleggi e sinistri infuocati, siamo certi che quella giornata non fu particolarmente piacevole per il buon Iker, uno abituato a vincere anche a tresette.

Per contro, chissà se Nadal si sia chiesto cosa sarebbe successo, se da giovanissimo avesse optato per la carriera da calciatore. 

Chissà, magari entrambi sarebbero diventati leggende dei Blancos.

Il Manchester City ha comprato il miglior giardiniere al mondo (FOTO)

Il calciomercato del City di Pep Guardiola non si ferma solamente ai giocatori.
Oltre ai 90 milioncini spesi per Gvardiol, i Citizens hanno deciso di piazzare un altro colpo da 90: hanno comprato il giardiniere migliore al mondo. Già in forze al Leicester, John Ledwidge è stato assoldato da Guardiola per realizzare il manto erboso più bello di tutta la Premier League e non solo.

 

Beffato dunque il povero giardiniere Willy, che sperava di strappare l’ultimo contratto milionario della carriera, ma ora dovrà accontentarsi ancora una volta della scuola di Springfield.

Ci dispiace Willy, noi ti siamo vicini.

 

 

 

La nuova avventura italiana di Schelotto

Ci sono notizie che non vorresti mai sentire: l’impianto dell’aria condizionata che si è rotto, Roberto Mancini in conferenza stampa che annuncia il rinnovo a vita con l’Italia o il ban degli antepost dai siti di scommesse.

Ma questa che stiamo per lanciarvi, è veramente una tragedia.

Lui sta tornando.

Lui che non segna un gol in gare ufficiali europee dal 2016.

Lui che continua imperterrito a non tagliarsi i capelli.

Lui che è stato maledetto da tutto il popolo milanista per il più assurdo dei gol subiti in un derby.

Lui.

Ezequiel “El Galgo” Schelotto ha fatto le valigie ed è tornato in Italia.

E così, se abitate a Barletta o dintorni, state pur sicuri che quello spilungone dall’aria un po’ triste, ma allo stesso tempo compiaciuta, è proprio lui.

Secondo la voce del suo procuratore, l’idea del calciatore argentino è quella di ambientarsi nuovamente nel nostro paese, per poi conseguire il patentino da allenatore. E quale campionato può essere più allenante e stimolante verso questo traguardo che la Serie D?

Nessuno, ovviamente.

Perciò da questa settimana Schelotto sarà un nuovo rinforzo del Barletta, che in stagione tenterà l’assalto alla Lega Pro.

Occorrerà sicuramente una bella sistemata dal punto di vista fisico, ma soprattutto mentale: e non solo per la qualità dei campi di provincia o la quantità dei calcioni negli stinchi, ma proprio perché Schelotto, nel corso delle ultime avventure calcistiche, si è dimostrato veramente in difficoltà.

Dopo la famosa (dis)avventura interista di ormai 10 anni fa e i prestiti a Sassuolo e Parma, è arrivata una buona esperienza allo Sporting Lisbona, seguita però dal nulla cosmico.

– 28 presenze al Brighton con 0 reti

– 4 presenze al Chievo Verona con 0 reti

– 5 presenze al Racing (Argentina) con 0 reti

– 3 presenze all’Aldosivi (Argentina) con 0 reti

– 23 presenze al Deportivo Moron (Uruguay) con una sola rete 

Insomma, il lavoro da fare non è poco. Ma per uno che ha addirittura vestito con orgoglio la maglia della Nazionale Italiana, nulla è impossibile.

Che fine ha fatto Cragno?

Possiamo partire con una citazione veramente dotta?

Sì, vero?

Beh, allora, al termine di una stagione che ha visto il Monza venire etichettato come una delle migliori squadre della lega, è proprio il caso di dire che “hanno ucciso (o meglio, panchinato) l’uomo Cragno”.

E questa, già di per sé, è comunque una notizia: Alessio Cragno, classe 1994, portiere nel pieno del suo prime e con alle spalle ottime stagioni in Serie A, sembrava veramente poter essere un valore aggiunto per i biancorossi; invece, ben presto, si è trasformato in una zavorra utile solo per arricchire di domande scomode le conferenze stampa del mister Raffaele Palladino.

Ma andiamo con ordine: all’inizio della stagione, con Giovanni Stroppa in panchina, Cragno parte da titolarissimo, con Michele Di Gregorio ben contento di essere il suo secondo.

La prima uscita, una sudata vittoria nel turno preliminare di Coppa Italia per 3 a 2, mette in luce quello che viene giustificato come un piccolo ritardo di condizione; l’esordio in campionato tocca dunque a Di Gregorio, che tuttavia mantiene i gradi da titolare anche nelle successive uscite.

Scoppia così il caso Cragno: uno dei portieri più considerati del panorama nazionale che si ritrova clamorosamente in panchina. Dopo un inizio stagione discretamente horror per l’intera squadra, l’avvicendamento Stroppa – Palladino teoricamente dovrebbe riportare in auge la figura del buon Alessio. 

E invece, come dicevano i greci, “panta rei”, tutto scorre: le domeniche si susseguono tutte uguali per l’ormai ex uomo Cragno, saldamente inchiodato alla panchina, mentre Di Gregorio vola a sventare pericoli, proiettando il Monza in zone alte della classifica difficilmente immaginabili.

La stagione per Cragno si chiude con un’unica, tristissima presenza in Serie A: una sconfitta per 3 a 0 contro la Salernitana che ha tutto il sapore di una resa incondizionata.

L’apertura del calciomercato ha riportato sulla cresta dell’onda il suo nome: si parla dell’Empoli, per sostituire il partente Vicario (ma forse l’opzione sarebbe un eccessivo downgrade per un portiere accostato a club più blasonati) e soprattutto la Fiorentina, in cerca di un portiere in grado di garantire quella sicurezza che Terracciano non è riuscito a dimostrare nel corso dell’anno.

Come andrà a finire? Chi se lo accaparrerà? E soprattutto, la sua voglia di rivalsa sarà sufficiente per vedere lo stesso Uomo Cragno che aveva stupito con la maglia del Cagliari?